TEST DI CRISTALLIZZAZIONE ESPRESSIVA DELL’ACQUA
con dispositivo Libratum®UNDIS™
Arianna Zocchi (Assistente tecnico laboratorio chimico)
OGGETTO DI STUDIO
Lo studio si prefigge di valutare la mutazione strutturale dei cristalli di acqua, esposti per un periodo di tempo a fonti di radiazioni elettromagnetiche emesse da smartphone.
Il test si divide in due parti:
- acqua a contatto con smartphone in collegamento (ricezione e trasmissione) senza alcun dispositivo
- acqua a contatto con smartphone in collegamento (ricezione e trasmissione) con dispositivo Libratum®UNDIS™
METODOLOGIA
La Cristallizzazione Espressiva si ispira alla Cristallizzazione Sensibile e agli studi del medico giapponese Masaru Emoto sulla Memoria dell’Acqua.
La Cristallizzazione Sensibile è una tecnica di analisi qualitativa diagnostica ed è stata sviluppata attorno al 1920 da Rudolf Steiner, fondatore dell'antroposofia, filosofo, pedagogista, esoterista, artista e riformista sociale austriaco e dal suo collaboratore Ehrenfried Pfeiffer, chimico, fondatore dell'agricoltura bio-dinamica. Consiste nell’utilizzo di una soluzione acquosa di cloruro di rame, di cui i cristalli aghiformi si lasciano modellare facilmente dalle forze sottili vitali. Alla soluzione viene poi aggiunta la sostanza da esaminare, seguita dalla cristallizzazione, evaporazione completa del solvente, in ambiente controllato e in assenza di vibrazioni. L’immagine osservata al microscopio viene confrontata con l’immagine di controllo ed è così possibile stabilire la forza vitale del prodotto esaminato. Questa tecnica viene utilizzata in alcuni laboratori specializzati in analisi qualitativa delle sostanze organiche.
Il ricercatore giapponese Masaru Emoto, attraverso i suoi studi sulla Memoria dell’acqua, ha dimostrato, con le sue fotografie dei cristalli di ghiaccio, che l’acqua ha la particolare caratteristica di memorizzare le “vibrazioni” presenti nell’ambiente in cui si trova e di quanto queste possano interferire e modellarne la struttura. Masaru Emoto esponeva l’acqua alle diverse vibrazioni, la congelava e in una stanza dove la temperatura era costante a 2°C sopra lo zero, osservava pazientemente al microscopio, scattando la fotografia nel momento preciso in cui si formava il cristallo.
La Cristallizzazione Espressiva coniuga queste due metodologie di sperimentazione con alcune varianti: la soluzione acquosa viene preparata con altri tipi di sale e non esclusivamente con il cloruro di rame; la soluzione esposta alle frequenze, non viene congelata ma lasciata cristallizzare.
PROCEDIMENTO
Per testare il dispositivo LIBRATUM®, è stata usata una soluzione acquosa di sodio.
La prima parte della soluzione è stata posizionata sullo schermo del smartphone in funzione, senza dispositivo LIBRATUM®UNDIS™ e lasciata esposta alle frequenze per 60 minuti e fatta cristallizzare.
La seconda parte della soluzione è stata posizionata sullo schermo del smartphone in funzione, con il dispositivo LIBRATUM®UNDIS™ attaccato sulla parte posteriore del smartphone, lasciata esposta alle frequenze per 60 minuti e fatta cristallizzare.
Prima parte soluzione senza Dispositivo LIBRATUM®UNDIS™
Seconda parte soluzione con Dispositivo LIBRATUM®UNDIS™
EFFETTI
Prima parte soluzione senza Dispositivo LIBRATUM®UNDIS™
60 Minuti dopo
Seconda parte soluzione con il Dispositivo LIBRATUM®UNDIS™
60 Minuti dopo
Test Emissioni Modem Senza UNDIS durata esposizione 60 Min
Test Emissioni Modem Con UNDIS durata esposizione 60 Min
Prima parte soluzione senza Dispositivo LIBRATUM®UNDIS™
60 Minuti dopo
Seconda parte soluzione con il Dispositivo LIBRATUM®UNDIS™
60 Minuti dopo
CONCLUSIONI
L’osservazione della foto con il dispositivo Libratum®UNDIS™ mostra come la struttura si sia notevolmente modificata, evidenziando una maggiore coerenza ed una più ordinata distribuzione nello spazio dei suoi cristalli.
Considerando che tutti gli esseri viventi sono prevalentemente composti di acqua, il cui scopo è trasportare e scambiare informazioni in modo capillare in tutto l’organismo, si ipotizza che una struttura cristallina con un maggior ordine naturale, permetta la trasmissione in maniera più precisa dei propri “comandi” epigenetici a tutte le cellule. In questo modo l’organismo ha la capacità di correggere più velocemente eventuali disordini biologici come quelli provocati da campi elettromagnetici.